Aula e Attività Produttive 25–28 novembre 2025

Commissione X – Attività Produttive, Commercio e Turismo (17–21 novembre 2025)

Settimana dedicata a PMI, politiche per lo sviluppo e transizione energetica, con audizioni estese sugli schemi di decreti attuativi UE e sui disegni di legge di diretta incidenza su imprese e territori.


Martedì 18 novembre 2025

Ore 12 – Audizioni informali

Nell’ambito dell’esame della Legge annuale sulle piccole e medie imprese (C. 2673) (Governo, approvata dal Senato).

  • Confartigianato Imprese e CNA
  • CGIL, CISL, UIL, UGL e SUDD Cobas
  • ANIMA – Confindustria Meccanica Varia
  • Campagna Abiti Puliti
  • Assoconfidi
  • Marco Omizzolo (La Sapienza) e Venera Protopapa (Univ. Verona)
  • CNCU – Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti

Ore 13:40 – Sede consultiva (alla VII Commissione)

C. 1367 – Disposizioni per il sostegno del diritto allo studio e per la prevenzione della dispersione scolastica (Rel. Squeri) – sono previste votazioni.


Mercoledì 19 novembre 2025

Ore 13:40 – Sede consultiva (alla V Commissione)

DL 156/2025 – C. 2678 – Misure urgenti in materia economica (Rel. Maerna) – sono previste votazioni.

Al termine – Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Ore 14:00 – Commissioni riunite VIII e X (Aula VIII) – Atti del Governo

  • Atto n. 324 – Attuazione direttiva (UE) 2023/2413 sulla promozione dell’energia da fonti rinnovabili (Rel. VIII: Milani; Rel. X: Barabotti) – non sono previste votazioni.
  • Atto n. 344 – Adeguamento al regolamento (UE) 2023/1542 su batterie e rifiuti di batterie (Rel. VIII: Lampis; Rel. X: Andreuzza) – non sono previste votazioni.

Ore 14:15 – Audizioni informali (PMI)

  • Innovup
  • Invitalia S.p.A.
  • Fondazione Finanza Etica
  • Confederazione AEPI

Ore 14:40 – Interrogazioni a risposta immediata

Q&A su questioni di competenza del Ministero delle imprese e del made in Italy (presentazione quesiti entro le ore 12 di martedì 18 novembre).


Giovedì 20 novembre 2025

Ore 13:30 – Sede referente

C. 2682 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025 (Governo, approvata dal Senato – Rel. Giovine) – non sono previste votazioni.

Al termine – Audizioni informali (PMI)

  • Confindustria Accessori Moda
  • Fondazione Altagamma
  • Confcooperative
  • Google Italia
  • Equo Garantito – Assemblea generale del commercio equo e solidale

Riferimenti normativi e documentali:
• C. 2673 – Legge annuale sulle PMI
• C. 1367 – Diritto allo studio e contrasto dispersione
• C. 2678 – DL 156/2025 – Misure urgenti economiche
• Atto n. 324 – Direttiva UE 2023/2413 (FER)
• Atto n. 344 – Reg. UE 2023/1542 (batterie)
• C. 2682 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025

Attività Produttive 17–21 novembre 2025

Commissione X – Attività Produttive, Commercio e Turismo (17–21 novembre 2025)

Settimana dedicata a PMI, politiche per lo sviluppo e transizione energetica, con audizioni estese sugli schemi di decreti attuativi UE e sui disegni di legge di diretta incidenza su imprese e territori.


Martedì 18 novembre 2025

Ore 12 – Audizioni informali

Nell’ambito dell’esame della Legge annuale sulle piccole e medie imprese (C. 2673) (Governo, approvata dal Senato).

  • Confartigianato Imprese e CNA
  • CGIL, CISL, UIL, UGL e SUDD Cobas
  • ANIMA – Confindustria Meccanica Varia
  • Campagna Abiti Puliti
  • Assoconfidi
  • Marco Omizzolo (La Sapienza) e Venera Protopapa (Univ. Verona)
  • CNCU – Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti

Ore 13:40 – Sede consultiva (alla VII Commissione)

C. 1367 – Disposizioni per il sostegno del diritto allo studio e per la prevenzione della dispersione scolastica (Rel. Squeri) – sono previste votazioni.


Mercoledì 19 novembre 2025

Ore 13:40 – Sede consultiva (alla V Commissione)

DL 156/2025 – C. 2678 – Misure urgenti in materia economica (Rel. Maerna) – sono previste votazioni.

Al termine – Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Ore 14:00 – Commissioni riunite VIII e X (Aula VIII) – Atti del Governo

  • Atto n. 324 – Attuazione direttiva (UE) 2023/2413 sulla promozione dell’energia da fonti rinnovabili (Rel. VIII: Milani; Rel. X: Barabotti) – non sono previste votazioni.
  • Atto n. 344 – Adeguamento al regolamento (UE) 2023/1542 su batterie e rifiuti di batterie (Rel. VIII: Lampis; Rel. X: Andreuzza) – non sono previste votazioni.

Ore 14:15 – Audizioni informali (PMI)

  • Innovup
  • Invitalia S.p.A.
  • Fondazione Finanza Etica
  • Confederazione AEPI

Ore 14:40 – Interrogazioni a risposta immediata

Q&A su questioni di competenza del Ministero delle imprese e del made in Italy (presentazione quesiti entro le ore 12 di martedì 18 novembre).


Giovedì 20 novembre 2025

Ore 13:30 – Sede referente

C. 2682 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025 (Governo, approvata dal Senato – Rel. Giovine) – non sono previste votazioni.

Al termine – Audizioni informali (PMI)

  • Confindustria Accessori Moda
  • Fondazione Altagamma
  • Confcooperative
  • Google Italia
  • Equo Garantito – Assemblea generale del commercio equo e solidale

Riferimenti normativi e documentali:
• C. 2673 – Legge annuale sulle PMI
• C. 1367 – Diritto allo studio e contrasto dispersione
• C. 2678 – DL 156/2025 – Misure urgenti economiche
• Atto n. 324 – Direttiva UE 2023/2413 (FER)
• Atto n. 344 – Reg. UE 2023/1542 (batterie)
• C. 2682 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025

Commissione x - Fonti rinnovabili: l’Italia rallenta mentre l’Europa accelera

Il nuovo dossier del Servizio Studi  della Camera conferma quanto già denunciato da tempo: l’Italia procede con il freno tirato sulla transizione energetica. Mentre l’Unione europea ha alzato l’asticella al 42,5% vincolante di consumi da rinnovabili entro il 2030 (con un obiettivo tendenziale del 45%), l’Italia, nel Piano nazionale energia e clima aggiornato (PNIEC 2024), si è fermata a un 39,4% complessivo, con performance ancora più basse nei dati effettivi del 2023, quando i consumi da rinnovabili si sono fermati al 19,6%.

Il settore elettrico segna una quota del 38,1% di copertura, lontano dal 63,4% previsto al 2030. Ancora più in ritardo i trasporti (10,3% nel 2023 contro l’obiettivo del 34,2%) e il termico (21,7% rispetto al target 35,9%). In questo quadro si inserisce la sfida cruciale dell’idrogeno verde, che l’Europa ha indicato come pilastro strategico per decarbonizzare l’industria “hard to abate” e i trasporti a lungo raggio. L’Italia si è impegnata a raggiungere una quota del 42% di idrogeno rinnovabile nell’industria entro il 2030 e del 60% entro il 2035. Per farlo serviranno circa 3 GW di elettrolizzatori e una produzione dedicata di 10 TWh di energia solare.

Eppure, anziché puntare su questo volano di sviluppo industriale e ambientale, il Governo Meloni ha scelto la via più miope: accusare le rinnovabili di essere “costose”, rallentare gli iter autorizzativi e bloccare la crescita di fotovoltaico ed eolico proprio quando servirebbe una corsa, non una passeggiata. In realtà, i costi oggi non stanno nelle rinnovabili, che sono sempre più competitive, ma nei ritardi e negli ostacoli posti a favore delle multinazionali fossili, che continuano a scaricare sulla collettività i danni ambientali e sanitari del loro modello di business.

Il risultato? Ancora una volta i cittadini pagano due volte: in bolletta e in salute. Le lobby, invece, festeggiano: prima con l’oro nero, oggi con il “nuovo business” dell’idrogeno che rischia di diventare un’ennesima rendita privata a spese pubbliche, se non si garantisce una reale equità nella transizione.

La sfida per il futuro non è fermare la transizione per “non disturbare il manovratore”, ma accelerarla chiedendo conto a chi inquina. L’Italia può e deve scommettere sull’idrogeno verde e sulle rinnovabili, facendo pagare i costi non ai cittadini, ma a chi da decenni guadagna inquinando.